Music: Twisted Sister - We're Not Gonna Take itMood: Salve a tutti, oggi sono strafelice perché vi presento l’ultimo libro della trilogia
Ragazze della Resistenza Italiana, inaspettatamente questa trilogia mi è piaciuta un casino e quindi oggi vi voglio parlare del terzo e ultimo libro. Perché dico inaspettatamente? Perché non amo i libri o i film sulla prima e la seconda guerra mondiale, ma questi, nonostante l’ambientazione seconda guerra mondiale, mi sono piaciuti un casino e quindi vi presento la mia recensione su il terzo libro della trilogia e cioè
La Ragazza di Portofino. (Per chi fosse interessato inserisco qui i link degli altri due libri:
La Ragazza di Venezia &
La Ragazza di Bologna, basta che cliccate sul nome del libro e si aprirà la scheda corrispondente.)
Trama:La seconda guerra mondiale è finita da venticinque anni, ma per
Gina, nel suo cuore e nella sua anima, è come se fosse ancora in corso. Non riesce a staccarsi da quei ricordi dolori, non riesce ad andare totalmente avanti con la sua vita. Adesso vive con
Vinnie, suo marito, a Londra, ma quegli anni di terrore a
Portofino sono ancora così vividi in lei. Spera solo che sua figlia
Hope non debba mai soffrire come ha sofferto lei in quegli anni, un dolore straziante che a quanto pare non la vuole lasciare in pace. Infatti Hope è una classica figlia dei fiori e spesso Gina si ritrova ad essere particolarmente apprensiva nei suoi confronti, ma a quanto pare in questi giorni non sarà l’unica cosa che la turberà. Infatti le arriva una chiamata da Portofino, da suo fratello Tommaso, che l’avvisa che il padre è morto e le chiede di tornare subito a casa. Un po’ controvoglia, decide di portare sua figlia con sé, secondo Vinnie andare in Italia non potrebbe che farle bene. A questo pu...
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