Music: Club Dogo feat Zili – Niente è impossibile Mood: Rieccomi con la recensione del terzo volume della serie
L’Attraversaspecchi, che ho letto e commentato insieme alla mia amica @vondys82 (questo è il suo nick su instagram, ma ci conosciamo da tantissimo tempo), non mi perdo in molte chiacchiere e parto subito con la trama.
Trama:Quello che Ofelia desiderava di più al mondo fino a poco tempo prima, era di ritornare sulla sua Arca, ma desso che vi era ritornata, non era più la stessa.
Non l’aveva cambiata il fatto di essersi sposata in modo al quanto affrettato con Thorn, non l’aveva cambiata il fatto di dover parlare con sire Faruk o tutto quello che era successo al Polo, no quello che l’aveva cambiata erano le rivelazione e le scoperte che aveva fatto non solo su i vari spiriti di famiglia, ma anche su chi c’era dietro a tutto questo, nello che era successo in quella cella, dopo che si era sposata, le aveva cambiato la vita e neanche il fatto della cerimonia dello scambio dei poteri, poteva aver avuto un tale devastazione su di lei, tutto quello che adesso sapeva su Dio, le aveva cambiato la vita e le aveva fatto perdere quello che più di tutti desiderava al mondo in quel momento e cioè salvare la vita di Thorn, che tra l’altro era scomparso dalla cella usando il potere di Attraversaspecchi che aveva ereditato da lei. Infatti non aveva ereditato il potere della lettura, ma bensì, quello di Attraversaspecchi.
Sono passati più di due anni da quel momento e ancora Ofelia non riesce a uscire dal tormento, dov’è Thorn? Cosa dovrebbe fare adesso? Passa le sue giornate chiusa in casa e tra le proposte della madre e la sorella e le Decane che la osservano, cerca di fare ricerche senza essere scoperta.
Finalmente ha trovato un indizio su dove potrebbe essere Thorn e quale miglior momento di quello per la comparsa di Archibald, che con il suo nuovo potere, a...
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